Cristiano Banti (1824 - 1924)

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Cristiano Banti Quotazioni

I bozzetti e gli studi hanno un valore di €600/800.
Le opere compiute e impegnate possono valere €2000/3000.
Le quotazioni di Cristiano Banti per gli oli più importanti possono essere di oltre €3500.
Il record di vendita del pittore è di €209.328 nel 1989.
La qualità, la conservazione e le dimensioni sono fattori fondamentali nello stabilire le quotazioni di un quadro o un disegno del XIX secolo.
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Biografia breve di Cristiano Banti

Cristiano Banti (Santa Croce sull'Arno 1824 - Montemurlo 1924) è stato un pittore italiano del XIX secolo. Nato a Santa Croce sull'Arno (Pisa) il 4 gennaio 1824, morto a Firenze il 4 dicembre 1904. Compì i primi studi a Siena, nella scuola del Nenci, che lo avvio al classicismo, al quale si ispirò nel suo primo lavoro, Galileo davanti alla Corte dell'lnquisizione, che gli procurò successo e notorieta. Abbandonò ben presto l'accademismo e, trasferitosi a Firenze, seguì il nuovo movimento pittorico dei macchiaioli, dei quali fu uno dei pill fervidi e geniali campioni. In una conferenza tenuta alla Societa di Belle Arti di Firenze il 21 febbraio 1905, dove fu ordinata una esposizione postuma di molti lavori del Banti, Ugo Matini cosi parlò dell'artista: « Amava pill di tutto i soggetti campestri; la luce, il sole, la vita erano gl'ideali d'arte che entro di lui vibravano. E in tutto poneva un senso di' signorilità, di finissima eleganza; e tutti i suoi lavori erano risultati di ammirevoli e indefessi studi, di osservazione profonda, d'intuito artistico, e riproducono la natura tale qual'è, senza curare la bella linea, senza accomodare il soggetto, ma rendendolo come si presenta, curando in tutto la tonalita della luce». Eseguì molti quadri e bozzetti, parecchi dei quali sono posseduti dalla famiglia Banti a Firenze. Paesana toscana, che e conservato nella Galleria d'Arte Moderna di Roma; Le due villanelle; Ragazza che fa la calza; La fanciulla che da da mangiare all'anitra; Le tre vecchie in riposo; Le predone; Il ritorno dalla pesca dal lago di Bientina, sono alcuni dei suoi principali lavori, riproducenti campi e cieli, tutti compenetrati dalla medesima luce di verità. Esplicò la sua attivita più per se che per i1 pubblico, così che i suoi dipinti, ammirati dal Fattori e dal Signorini, rimasero sconosciuti ai più fin dopo la sua morte.

FONTE: A.M. COMANDUCCI

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